Lo scorso mese, il presidente Giuseppe Conte ha emanato il Dpcm 22 marzo 2020 che prevede misure molto restrittive per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sul territorio nazionale.
Questo si è tradotto nel restare forzatamente in casa: per limitare la diffusione del contagio noi italiani siamo stati invitati a non lasciare le proprie abitazioni se non in caso di necessità eccezionali come per motivi di lavoro, salute, estrema necessità e di sostentamento.
RISULTATO
Una percentuale altissima di cittadini italiani hanno conosciuto i servizi di e-commerce proposti da aziende nazionali e internazionali.
Questo ha fatto sì che la curiosità, la comodità e l’oggettiva necessità spostasse i nostri acquisti su un mercato che per molti era ancora sconosciuto.
In Italia le ricerche on line di prodotti o servizi sono così suddivise: uomini 61,7%, donne 38,3%.
Relativamente alle fasce d’età, invece, i consumatori tra i 35 e i 44 anni sono quelli predominanti e rappresentano il 26,8% del totale, seguiti dai 25-34enni (23,4%) e dai 45-54enni (21,5%).
L’indagine demografica effettuata da Bilendi a febbraio 2020 ha rivelato come il 95% degli e-consumer italiani legge spesso test o guide all’acquisto. Il 92%, invece, legge spesso recensioni e opinioni di altri utenti prima di acquistare.
Il 69% è più propenso ad acquistare un prodotto se è disponibile la consegna presso un punto di ritiro mentre il 63% è disponibile ad acquistare presso un negozio online meno noto se è possibile risparmiare.
I dati sopra riportati sono stati pubblicati da IDEALO – Confronta prezzi e opinioni per i tuoi acquisti online e sono aggiornati a febbraio 2020.
Provate ad immaginare che incremento possono aver avuto i siti di e-commerce da marzo ad oggi …
Bisogna reagire e accettare questo nuovo modo di acquistare creandoci un alleato importante: l’e-commerce.